Traduire en italien
Moderators: kokoyaya, Beaumont, Sisyphe
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- Guest
Traduire en italien
Bonjour, je recherche quelqu'un qui pourrait m'aider à traduire textes personnels de 900 mots en italien. Merci d'avance.
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je viens de le recevoir, c'est vrai que c'est long, et je peux pas tout traduire, car c'est du vocabulaire un peu professionel, du moin, pas du voc courant, alors je comprends pas tout. envoie le à Ann, je sais pas si tu veux le poster sur le forum vu que tu dis que c'est "perso", mais si possible, met le sur le forum
今日は、私はラファエルです。
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- Guest
BONSOIR, pourriez-vous au moins traduire cette parti.CE SERAIT tres gentil de votre part.
Per ottenere un profilo biografico di San Canione dobbiamo riportarci alla 'PASSIO S.CANIONIS' accolta da Ferdinando Ugelli nella sua Opera. L'Ughelli asserisce la 'Passio' da un codice membranaceo della Cattedrale di Acerenza. Secondo la 'Passio' S.Canione fu un Vescovo Africano, della chiesa di Juliana, in Pirenaica. Sotto l'imperatore Diocleziano, al secondo anno del suo governo (292 d. C.) fu scatenata la famosa persecuzione contro i Cristiani e anche le province romane dell'Africa furono ferocemente setacciate. Canione fu condotto a Cartagine per essere sottoposto ad estenuanti interrogatori e a torture. Fu percosso nudo con staffili piombati, gli furono accostate alle carni fiaccole ardenti e, ridotto in fin di vita, fu gettato in carcere, non volendo sacrificare agli dei. Per ordine di Pigrasio, Prefetto di Cartagine, tratto fuori dalla prigione, persistendo nella testimonianza della sua fede in Cristo, fu sospeso alla catasta, e, percosso violentemente per un'ora, perdette tutto il suo sangue. Mentre era ancora nei tormenti il Santo Vescovo predicava il vangelo e convertì moltissimi pagani, di cui molti furono sottoposti al martirio con la decapitazione. Per la qual cosa il prefetto ordinò che S.Canione fosse sospeso all‚aculeo, e con promesse e lusinghe cercava di distoglierlo dalla vera fede. Ma Canione maggiormente affermava la sua incrollabile fede in Cristo, per cui fu sottoposto ad altre staffilate e sulle ferite fu fatto colare del piombo fuso. Il prefetto alla fine ordino` la decapitazione. Ma mentre conducono al posto designato il venerando martire si scatena un terribile cataclisma, accompagnato da movimenti tellurici, da uragani e da una ridda infernale di fulmini, grandine e tuoni che mettono in fuga i carnefici. Per ordine del prefetto, Canione viene allontanato dall'Africa, e il campione della fede, su di una barca sdrucita, sotto la guida di un angelo, toccò le sponde campane felicemente. E mentre gli africani rimproveravano al prefetto la perdita di un sì eccellente Presule per colpa sua, Canione riprendeva la sua opera pastorale in Atella, dove moltissimi pagani abbracciarono la fede cristiana. Canione confermava la sua opera apostolica con miracoli, guarigioni e con carismi eccezionali. Segnatamente s'impose per guarigioni dall'angina, per la liberazione degli ossessi e per miracoli di risurrezioni da morte. Tra i primi miracoli di cui parla la 'Passio' figura appunto la guarigione di un infermo che, appena il Santo giunse in Atella, gli fu presentato, presso l'anfiteatro di Atella, quasi moribondo. Era affetto dal male di squinanzia, cioè l'angina. Il Santo lo fece passare per sotto il fornice dell'anfiteatro e l'infermo guarì all'istante. Guarì dalla cecità la vedova Eugenia e un uomo posseduto dal demonio.
Per ottenere un profilo biografico di San Canione dobbiamo riportarci alla 'PASSIO S.CANIONIS' accolta da Ferdinando Ugelli nella sua Opera. L'Ughelli asserisce la 'Passio' da un codice membranaceo della Cattedrale di Acerenza. Secondo la 'Passio' S.Canione fu un Vescovo Africano, della chiesa di Juliana, in Pirenaica. Sotto l'imperatore Diocleziano, al secondo anno del suo governo (292 d. C.) fu scatenata la famosa persecuzione contro i Cristiani e anche le province romane dell'Africa furono ferocemente setacciate. Canione fu condotto a Cartagine per essere sottoposto ad estenuanti interrogatori e a torture. Fu percosso nudo con staffili piombati, gli furono accostate alle carni fiaccole ardenti e, ridotto in fin di vita, fu gettato in carcere, non volendo sacrificare agli dei. Per ordine di Pigrasio, Prefetto di Cartagine, tratto fuori dalla prigione, persistendo nella testimonianza della sua fede in Cristo, fu sospeso alla catasta, e, percosso violentemente per un'ora, perdette tutto il suo sangue. Mentre era ancora nei tormenti il Santo Vescovo predicava il vangelo e convertì moltissimi pagani, di cui molti furono sottoposti al martirio con la decapitazione. Per la qual cosa il prefetto ordinò che S.Canione fosse sospeso all‚aculeo, e con promesse e lusinghe cercava di distoglierlo dalla vera fede. Ma Canione maggiormente affermava la sua incrollabile fede in Cristo, per cui fu sottoposto ad altre staffilate e sulle ferite fu fatto colare del piombo fuso. Il prefetto alla fine ordino` la decapitazione. Ma mentre conducono al posto designato il venerando martire si scatena un terribile cataclisma, accompagnato da movimenti tellurici, da uragani e da una ridda infernale di fulmini, grandine e tuoni che mettono in fuga i carnefici. Per ordine del prefetto, Canione viene allontanato dall'Africa, e il campione della fede, su di una barca sdrucita, sotto la guida di un angelo, toccò le sponde campane felicemente. E mentre gli africani rimproveravano al prefetto la perdita di un sì eccellente Presule per colpa sua, Canione riprendeva la sua opera pastorale in Atella, dove moltissimi pagani abbracciarono la fede cristiana. Canione confermava la sua opera apostolica con miracoli, guarigioni e con carismi eccezionali. Segnatamente s'impose per guarigioni dall'angina, per la liberazione degli ossessi e per miracoli di risurrezioni da morte. Tra i primi miracoli di cui parla la 'Passio' figura appunto la guarigione di un infermo che, appena il Santo giunse in Atella, gli fu presentato, presso l'anfiteatro di Atella, quasi moribondo. Era affetto dal male di squinanzia, cioè l'angina. Il Santo lo fece passare per sotto il fornice dell'anfiteatro e l'infermo guarì all'istante. Guarì dalla cecità la vedova Eugenia e un uomo posseduto dal demonio.
Les phrases entre crochets sont mes commentaires, les mots entre crochets des propositions provisoires, pour lesquelles ont devrait trouver mieux, je n’ai pas le temps de faire une traduction soignée... (si tu as besoin des recherches sur les noms propres, je pourrai pousser la chose, mais comme je ne sais pas l’usage que tu dois en faire, ces recherches étant longues, je préfère laisser en italien quand je ne sais pas...)
première partie:
Pour obtenir un profil biographique de San Canione [c’est un Saint qui doit avoir son nom en français mais je n’ai pas le temps de chercher], nous devons nous référer à la « PASSIO S. CANIONIS' que Ferdinando Ugelli [recueille] dans son Oeuvre.
Ugelli [le nom est écrit différemment avant. Il a sûrement lui aussi un nom français] attribue la « Passio » à un manuscrit [codice membranaceo, libro, volume formato di fogli di pergamena] de la Cathédrale d’ Acerenza [je ne sais pas si la ville a aussi un nom français]. Selon la 'Passio', S.Canione fut un évêque africain, de l’église de Juliana [là aussi il y a peut-être un nom français], à [ou dans le ou en selon ce que veut dire ce nom de lieu] Pirenaica [faudrait chercher – de Pirée ?]. Sous l’empereur Diocleziano [encore un nom propre à chercher], lors de la deuxième année de son [gouvernement ] (292 Ap. J. C.) la célèbre persécution des Chrétiens fut déclenchée et les provinces romaines d’Afrique furent aussi férocement [littéralement : passées au tamis]. Canione [nom propre] fut conduit à Carthage pour être [soumis] à des interrogatoires exténuant et torturé. Il fut [parcouru] nu par des [étrivières plombées], on approcha de sa chair de [flambeaux] ardents et arrivé près de la mort, il fut jeté dans un cachot, ne voulant pas se sacrifier aux dieux [interprétation ambiguë : je ne sais pas si ce sont les autres qui ne veulent pas le sacrifier ou lui qui ne veut pas le faire]. Sous l’ordre de Pigrasio [...], [préfet] de Carthage, on le sortit de prison, et comme il continuait de témoigner sa foi dans le Christ, il fut suspendu au [camarteau – à une poutre selon moi], et, frappé violemment une heure durant, il perdit tout son sang.
Tandis qu’il était encore [dans les tourments], le Saint Evêque prêchait l’Evangile et convertit un grand nombre de païens, dont beaucoup furent soumis au martyr par la décapitation. Pour cette raison le préfet ordonna que Saint Canione fut suspendu [à l’aiguillon/au dard] et par des promesses et des flatteries, il essayait de l’éloigner de sa véritable foi.
première partie:
Pour obtenir un profil biographique de San Canione [c’est un Saint qui doit avoir son nom en français mais je n’ai pas le temps de chercher], nous devons nous référer à la « PASSIO S. CANIONIS' que Ferdinando Ugelli [recueille] dans son Oeuvre.
Ugelli [le nom est écrit différemment avant. Il a sûrement lui aussi un nom français] attribue la « Passio » à un manuscrit [codice membranaceo, libro, volume formato di fogli di pergamena] de la Cathédrale d’ Acerenza [je ne sais pas si la ville a aussi un nom français]. Selon la 'Passio', S.Canione fut un évêque africain, de l’église de Juliana [là aussi il y a peut-être un nom français], à [ou dans le ou en selon ce que veut dire ce nom de lieu] Pirenaica [faudrait chercher – de Pirée ?]. Sous l’empereur Diocleziano [encore un nom propre à chercher], lors de la deuxième année de son [gouvernement ] (292 Ap. J. C.) la célèbre persécution des Chrétiens fut déclenchée et les provinces romaines d’Afrique furent aussi férocement [littéralement : passées au tamis]. Canione [nom propre] fut conduit à Carthage pour être [soumis] à des interrogatoires exténuant et torturé. Il fut [parcouru] nu par des [étrivières plombées], on approcha de sa chair de [flambeaux] ardents et arrivé près de la mort, il fut jeté dans un cachot, ne voulant pas se sacrifier aux dieux [interprétation ambiguë : je ne sais pas si ce sont les autres qui ne veulent pas le sacrifier ou lui qui ne veut pas le faire]. Sous l’ordre de Pigrasio [...], [préfet] de Carthage, on le sortit de prison, et comme il continuait de témoigner sa foi dans le Christ, il fut suspendu au [camarteau – à une poutre selon moi], et, frappé violemment une heure durant, il perdit tout son sang.
Tandis qu’il était encore [dans les tourments], le Saint Evêque prêchait l’Evangile et convertit un grand nombre de païens, dont beaucoup furent soumis au martyr par la décapitation. Pour cette raison le préfet ordonna que Saint Canione fut suspendu [à l’aiguillon/au dard] et par des promesses et des flatteries, il essayait de l’éloigner de sa véritable foi.
Pile ou face?
deuxième et dernière partie:
Mais Canione affirmait toujours plus sa foi inébranlable en le Christ, aussi fut-il soumis à d’autres coups d’étrivière et l’on fit couler du plomb brûlant [littéralement:fondu] sur ses blessures. Le préfet ordonna à la fin qu’on le décapite. Mais tandis que l’on conduisait le vénérable [littéralement : vénérant] martyr au lieu choisi, un terrible cataclysme se produisit, accompagné de mouvements telluriques, d’ouragans et du mouvement infernal de la foudre, de la grêle et du tonnerre qui mirent en fuite ses bourreaux. Par ordre du préfet, Canione fut éloigné de l’Afrique, et le champion de la foi, sur une barque cassée, guidé par un ange, atteint [heureusement] le rivage de Campana [je ne sais pas s’il y a un nom français]. Et tandis que les Africains blâmaient le préfet pour avoir perdu un si bon évêque par sa faute, Canione reprenait son oeuvre pastorale dans Atella, où de nombreux païens embrassèrent la foi chrétienne. Canione confirmait son oeuvre apostolique avec des miracles, des guérisons et un charisme exceptionnel. Particulièrement, il s’imposa pour la guérison de l’angine [de poitrine bien sur...], pour la libération des obsessions et pour ses miracles de résurrection de la mort. Parmi les trois premiers miracles dont parle la « Passio » figure justement la guérison d’un malade qui, le Saint à peine arrivé à Atella, lui fut présenté, dans l’amphithéâtre d’Atella, presque mourrant. C’était l’effet du mal de gorge [je trouve cette déf. Pour la maladie squinanzia « med., tosse laringea spastica accompagnata da mal di gola e difficoltà alla deglutizione” pas le temps de chercher un équivalent, mais il s’agit d’une toux de gorge], une angine. Le Saint le fit passer sous le [pertuis] de l’amphithéâtre et le malade guérit immédiatement. Il guérit aussi de la cécité la veuve Eugenia et un homme possédé par le démon.
Mais Canione affirmait toujours plus sa foi inébranlable en le Christ, aussi fut-il soumis à d’autres coups d’étrivière et l’on fit couler du plomb brûlant [littéralement:fondu] sur ses blessures. Le préfet ordonna à la fin qu’on le décapite. Mais tandis que l’on conduisait le vénérable [littéralement : vénérant] martyr au lieu choisi, un terrible cataclysme se produisit, accompagné de mouvements telluriques, d’ouragans et du mouvement infernal de la foudre, de la grêle et du tonnerre qui mirent en fuite ses bourreaux. Par ordre du préfet, Canione fut éloigné de l’Afrique, et le champion de la foi, sur une barque cassée, guidé par un ange, atteint [heureusement] le rivage de Campana [je ne sais pas s’il y a un nom français]. Et tandis que les Africains blâmaient le préfet pour avoir perdu un si bon évêque par sa faute, Canione reprenait son oeuvre pastorale dans Atella, où de nombreux païens embrassèrent la foi chrétienne. Canione confirmait son oeuvre apostolique avec des miracles, des guérisons et un charisme exceptionnel. Particulièrement, il s’imposa pour la guérison de l’angine [de poitrine bien sur...], pour la libération des obsessions et pour ses miracles de résurrection de la mort. Parmi les trois premiers miracles dont parle la « Passio » figure justement la guérison d’un malade qui, le Saint à peine arrivé à Atella, lui fut présenté, dans l’amphithéâtre d’Atella, presque mourrant. C’était l’effet du mal de gorge [je trouve cette déf. Pour la maladie squinanzia « med., tosse laringea spastica accompagnata da mal di gola e difficoltà alla deglutizione” pas le temps de chercher un équivalent, mais il s’agit d’une toux de gorge], une angine. Le Saint le fit passer sous le [pertuis] de l’amphithéâtre et le malade guérit immédiatement. Il guérit aussi de la cécité la veuve Eugenia et un homme possédé par le démon.
Pile ou face?